Destino della modernità

Dalil Boubakeur rettore della moschea di Parigi ha individuato tre problemi principali della sua fede: 1) "comprendere la laicità"; 2) sotterrare gli arcaismi"; 3) sradicare il fondamentalismo".

La sfida è effettivamente questa: i conti con la modernità. La laicizzazione-secolarizzazione è un portato necessario della modernità, tutte le fedi (e le ideologie) devono prenderne atto. Nulla possono contro. Il fondamentalismo è una sfida tanto più disperata e pericolosa perché si ostina a cercar di fermare con la violenza il corso ineluttabile delle cose.

Il cristianesimo gode in questo senso di un vantaggio competitivo solo perché insediato originariamente in Occidente e quindi ha fatto prima i conti appunto con la modernità.
Il cristianesimo ha fatto prima quello che l'islam ha cominciato a fare dopo.
Per "sradicare" fondamentalismo e terrorismo bisogna solo modernizzarsi-laicizzarsi.
E' solo questione di tempo. Perché il processo è ineluttabile.
Lo avevano visto per tempo scrittori e filosofi, da Dostoevskij a Nietzsche, per arrivare oggi a Severino. 
Non il tramonto dell'Occidente. Ma il suo contrario: il tramonto dei nemici dell'Occidente.
Che poi questo passaggio epocale possa essere lungo e insanguinato è certo. Ma è tutta la storia della modernità ad essere così. Il cristianesimo non ha ammazzato di meno di quanto sta ammazzando l'islam. 
E' il prezzo che si paga al destino della modernità.

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