De Francia

Macron ha vinto. Battuti i fascisti della Le Pen. Bene così. Ma il resto è tutto da vedere. Di sicuro il nuovo e nuovista Macron ha sotterrato i vecchi partiti democratici: socialisti e gollisti. Oltre alla Le Pen. Ma con una differenza: PSF e gollisti sono cancellati, mentre la Le Pen rappresenta oggi la prima opposizione al futuro governo macroniano. 
Anche la sinistra però, con Melachon, ha comunque ottenuto al primo turno un risultato significativo: oltre il 19%.

Ma come ha sottolineato Jack Lang socialisti e gollisti "si sono suicidati" ovvero "i moderati di destra e di sinistra sono pressoché scomparsi".
Veltroni si è affrettato a dichiarare che con Macron ha vinto l'"idea riformista", come evidente le cose sono più complicate. I riformisti moderati sono proprio loro fuori partita. Quella di Macron è una "terza via" fuori tempo massimo, che si giova della crisi profonda dei socialisti; Lang li ha dati per morti, "hanno smesso di pensare" a dichiarato, mentre il Corriere ha titolato "Luci spente a rue Solferino", sede centrale del partito, la notte del ballottaggio presidenziale. D'altro canto i gollisti sono ancora fermi a Sarkozy e la testardaggine di Fillon è stata davvero sconcertante. In questo quadro Macron non poteva che vincere. E' scattata infatti la maggioranza repubblicana francese che va bene per battere i fascisti, ma certo non assicurerà vita facile al governo Macron. 

Commenti

Post popolari in questo blog

Malinconia di sinistra. Riflessioni sulle elezioni del 4 marzo

Bettini e l'autocritica

Rossanda e la crisi