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Visualizzazione dei post da marzo, 2018

Linee di politica estera

Prendendo spunto da un documento  sulla politica estera italiana a cura di Affari Internazionali, alcuni spunti e riflessioni: 1) in un mondo e in un Mediterraneo segnato da guerre e drammi umani (Siria, Libia, migrazioni) importante il ruolo dell'Europa e quindi dell'Italia rigorosamente entro un quadro UE; 2) evitare ogni ritorno nazionalista e men che meno sovranista. Del resto già Trump (con il rischio di esporsi ai contro-dazi cinesi, le tensioni con l'UE ecc.) e le difficoltà della May a seguito di una improvvisata Brexit dimostrano i rischi di scelte isolazioniste;

Anno zero

Enrico Rossi Presidente della Toscana ed esponente di LEU parla della necessità di una "critica radicale" di quello che la sinistra è stata in Italia "negli ultimi decenni e in particolare negli ultimi anni". Appunto. Riguarda il centro-sinistra, cioè il PD, ma sicuramente anche la sinistra radicale, quella storica (SEL-SI) e quella fuoriuscita dal PD (MDP).

Stato delle cose

Le elezioni italiane hanno sancito la vittoria delle estreme (Lega e 5S) e la sconfitta del "ceto medio" o "moderato". Il Corriere (26-3) ha riportato dati SWG da cui risulta che il "ceto moderato" che nel 2013 rappresentava il 36% dei cittadini, nel 2018 risulta ridotto al 21%. Radicalizzazione sociale quindi e radicalizzazione politico-elettorale.