Politica e corpi intermedi

Giuseppe de Rita torna sulla sua tradizionale analisi dei "corpi intermedi". E su i riflessi della crisi di questi sulla politica. In verità la politica è tutta un corpo intermedio. I due termini sono pacificamente sovrapponibili.
De Rita segnatamente sostiene che la crisi dei corpi intermedi ha portato a "verticalizzare il potere" e dunque a "declassare il concetto della mediazione" e quello di "concertazione".
Ora al netto del pleonasmo è indubbio che la crisi della politica ne intacca la capacità di mediazione fra interessi sociali, materiali e culturali. Giusto poi dire che in crisi sono soggetti quali "partiti, sindacati, le rappresentanze imprenditoriali" e certo anche le istituzioni. Mentre alcuni hanno applaudito questo processo di 'semplificazione', De Rita è fra quanti ne paventano il rischio per la democrazia, dato che la "desertificazione intermedia" può creare un "deficit di coesione sociale" e quindi appunto di tenuta democratica.
Il sociologo allarga per altro giustamente il discorso. La disintermediazione non riguarda solo i rapporti fra politica e società, ma la stessa articolazione interna della politica. Per esempio i rapporti fra governo e pubblica amministrazione. L'eccesso di potere raccolto al vertice, importa deresponsabilizzazione e "frustrazione identitaria" dei livelli intermedi, pure decisivi quanto ai "meccanismi attuativi in cui incanalare la politica". E una politica non adeguatamente "incanalata" rischia di risultare impotente. Il "decisionismo politico" dovrebbe considerare più attentamente questi aspetti.
De Rita sottolinea questi aspetti. A cominciare dal fatto che sempre più si definisce una 'pubblica amministrazione' fatta di personale preso 'a contratto', in forma precaria, non garantita, rispetto al quale è difficile pretendere performances di qualità e responsabilità. La precarizzazione porta inevitabilmente alla dequalificazione. I media denunciano spesso le gesta dei vari 'furbetti' della PPAA, ma De Rita invita a considerare "il deserto delle responsabilità che le rende possibili".
Bisogna recuperare il senso della decisività dei livelli intermedi, suggerisce De Rita, a livello politico e amministrativo.
Quanto al livello politico, direi che il problema è quello di ricreare un sistema di partiti democratici, organizzati, rappresentativi, radicati, di massa. Capaci, come prescrive l'art. 49 della Costituzione, di far pesare la voce e le istanze della società fino ai massimi livelli della decisione politica. Solo così si aiuta la società, la politica, l'amministrazione, la democrazia.

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